Nvidia e il futuro dei processori

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La presentazione del progetto Fusion, di cui abbiamo parlato qui, primo frutto dell’acquisizione di Ati da parte di Amd sembra essere solo l’inizio.

Nvidia, concorrente di Ati nel settore dei processori per la grafica, ha presentato recentemente la nuova architettura Nvidia Cuda che si propone di sfruttare la Gpu (Graphic process unit) per scopi commerciali.

L’azienda americana, di cui ultimamente si bisbiglia di problemi finanziari e di acquisizioni, per esempio da parte di Intel, esplora campi diversi dal settore dell’entertainment puro proponendo le proprie tecnologie anche per l’elaborazione di calcoli complessi indipendentemente dall’ambito applicativo.

La novità  dell’architettura Cuda riguarda la possibilità  di far lavorare in parallelo i diversi core contenuti all’interno di un singolo processore grafico o anche in maniera indipendente. In particolare, la funzionalità  Parallel Data Cache permette la collaborazione fino a 128 core di processore a 1,35 GHz.

Altra novità  riguarda la disponibilità  del compilatore in linguaggio C per la Gpu che permetterebbe agli sviluppatori di personalizzare la potenza di calcolo a seconda di che ambito la si voglia applicare.

Insomma, il concetto che sta alla base della strategia è che ormai il numero degli ambiti applicativi in cui è richiesta notevole potenza di calcolo è alto. Non si pensa più soltanto alla computer grafica, ai videogiochi, alla progettazione tridimensionale di tipo ingegneristico ma anche i motori di ricerca e l’analisi dei dati per esempio.

Questo tipo di evoluzione si pone in netta contrapposizione con quella, dettata dalle stesse finalità , delle Cpu, i processori principali di un computer. In qualche modo, è come se i produttori di chip grafici diventassero concorrenti della Intel della situazione proponendo funzionalità  simili.

Alle mosse di Amd-Ati e di Nvidia si aggiungono anche le voci di uno sviluppo da parte di Intel di un processore grafico o la remota possibilità  che Nvida possa sviluppare una sua Cpu, smentita categoricamente dai suoi manager.
Secondo gli analisti, il valore del processore grafico all’interno di un Pc sta crescendo, proprio a causa dell’aumento del ricorso alla grafica da parte di applicazioni fino a oggi “insospettabili”, mentre scende il valore della Cpu come centro strategico di un computer.

Non possiamo sapere ora cosa succederà , di certo le due architetture sono destinate a fondersi ma non possiamo sapere ora chi avrà  mangiato chi.

fonte: lastampa.it