Un nuovo allarme riguarda gli utenti di Gmail, il servizio di posta elettronica continua a rappresentare un punto di riferimento globale.
Malintenzionati stanno sfruttando una vulnerabilità legata a un’impostazione specifica di Google Calendar, componente integrata nell’ecosistema Google, per portare avanti truffe e attacchi informatici. Per questo motivo è fondamentale conoscere e disabilitare questa particolare funzione per garantire una maggiore protezione dei propri dati personali.
Gmail si conferma uno strumento sicuro e performante, aggiornato costantemente con avanzate misure di sicurezza per tutelare la privacy degli utenti. Nonostante ciò, ogni sistema connesso a internet, anche i più robusti, può presentare delle vulnerabilità sfruttabili da hacker e truffatori. Nel caso specifico, il problema riguarda la gestione degli inviti e delle autorizzazioni di modifica all’interno di Google Calendar, l’applicazione di Google utilizzata per organizzare eventi e appuntamenti.
Gli utenti che non prestano attenzione a una precisa impostazione rischiano di consentire a soggetti non autorizzati di modificare direttamente gli eventi del calendario, potenzialmente accedendo a dati sensibili o orchestrando attacchi di phishing tramite email apparentemente legittime. Per evitare tutto ciò, è consigliabile accedere a Impostazioni, selezionare la sezione dedicata agli Eventi e rivedere con attenzione chi può aggiungere o modificare gli invitati, disabilitando eventuali autorizzazioni troppo ampie o non necessarie.
Questa semplice ma efficace operazione rappresenta una barriera in più contro tentativi di frode o violazioni della privacy, soprattutto considerando che spesso documenti importanti e informazioni personali vengono scambiati proprio attraverso la posta elettronica e i calendari condivisi.
Sicurezza avanzata in Gmail: tra AI e crittografia
L’impegno di Google verso la sicurezza è costante e si traduce in funzionalità sempre più sofisticate integrate in Gmail. Tra queste, spicca l’utilizzo dell’intelligenza artificiale con Gemini, che aiuta a gestire la posta in arrivo, a rispondere a domande complesse e a sintetizzare lunghe conversazioni email. Questi strumenti non solo migliorano la produttività, ma contribuiscono anche a identificare tempestivamente potenziali minacce.
Inoltre, Gmail protegge più di un miliardo di utenti ogni giorno, bloccando il 99,9% di spam, malware e link dannosi prima che raggiungano la casella di posta. La crittografia leader di settore garantisce che ogni messaggio inviato o ricevuto sia protetto, mentre la modalità riservata permette di impostare scadenze e limitare azioni come l’inoltro, la copia, il download e la stampa, aumentando così il controllo sui contenuti condivisi.
Google Workspace, la suite di produttività che integra Gmail con Google Meet, Google Chat e Google Calendar, offre inoltre ulteriori strumenti per collaborare in modo sicuro e efficace, sia in ambito personale che aziendale.

Protezione dal tracciamento indesiderato: AirTag, AirPods e reti Bluetooth (www.speednews.it)
Parallelamente alle minacce che coinvolgono Gmail e Google Calendar, un altro tema rilevante per la sicurezza digitale riguarda i dispositivi di localizzazione Bluetooth come AirTag e AirPods di Apple, che fanno parte della rete Dov’è. Questi accessori possono essere utilizzati per tracciare oggetti personali, ma anche per scopi illeciti, come il monitoraggio non autorizzato delle persone.
Per contrastare questo tipo di abuso, Apple e Google hanno collaborato per implementare sistemi di notifica su dispositivi iOS e Android che avvertono l’utente se un dispositivo di localizzazione sconosciuto si muove con lui. Gli utenti ricevono quindi segnali visivi tramite notifiche o auditivi tramite suoni emessi dal dispositivo, per poter individuare e disattivare eventuali tracciatori nascosti.
Per ricevere queste notifiche, è necessario mantenere aggiornati i propri dispositivi (iOS 17.5 o successivi), attivare i servizi di localizzazione e Bluetooth, e configurare correttamente le impostazioni di privacy e sicurezza. In caso di avviso, l’app Dov’è aiuta a localizzare il dispositivo sospetto e fornisce indicazioni precise per rimuoverlo o bloccarlo, garantendo così un ulteriore livello di tutela contro le minacce alla privacy personale.
Gmail e Google Calendar: la falla nascosta da correggere(www.speedenews.it)












